GUBBIO si trova nella parte nord-orientale dell’Umbria sulle pendici del monte Ingino; in vetta a questo colle domina dall’alto la basilica di Sant’Ubaldo, che custodisce le spoglie incorrotte del nostro patrono Ubaldo Baldassini (1085-1160);
“Intra Tupino e l’acqua che discende
del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d’alto monte pende”… (Paradiso Canto XI – Divina Commedia – Dante)
Gubbio fu fondata dagli antichi umbri con il nome di Ikuvium o Iguvium, come testimoniano le famose Tavole Eugubine (I-III sec a.C.)che sono sette tavole bronzee scritte in lingua umbra sul “recto e sul verso” che rappresentano oggi il documento più importante dell’Italia pre-romana e che raccontano con minuzia e particolari di una cultura e di un’economia fiorente e di un’intensa vita religiosa di quell’importante centro italico.
Attualmente le sette Tavole sono visibili presso il l Palazzo dei Consoli oggi Museo Civico.
Sotto la dominazione romana la città si chiamò prima Iguvium e poi Eugubium e divenne un importante municipio romano;
nel 552 fu distrutta dai Goti di Totila, ai quali subentrarono prima i Bizantini nel 592 e poi i Longobardi nel 772.
Gubbio nell’XI secolo si costituì libero Comune e nel XII sec., con la guida spirituale del vescovo Ubaldo vinse la famosa guerra contro Perugia, alleata con altre 10 città nemiche.
Dal 1384 fu inclusa nel Ducato di Urbino e con questo passò alla Chiesa nel 1631.
Raggiunse il massimo splendore nel XIV/XV secolo, periodo in cui si arricchì di monumenti e assunse il caratteristico impianto medievale che ancora oggi la caratterizza, grazie alla sua florida attività manifatturiera .
Famose in tutto il mondo sono le maioliche lustrate da Mastro Giorgio Andreoli del XVI secolo.
Gubbio è considerata da studiosi e ricercatori la più bella città medievale dell’Umbria e del mondo intero, per conservazione architettonica dei suoi monumenti che testimoniano il suo glorioso e secolare passato.
Il teatro romano che allora poteva contenere circa 15.000 spettatori situato di poco fuori le mura ancora oggi testimonia l’ importanza di Gubbio come municipio romano.
Gubbio ospita capolavori architettonici che simboleggiano e richiamano la potenza di questa città-stato medievale.
All’inizio del XIV secolo risale la costruzione del complesso urbanistico del palazzo dei Consoli, del Palazzo Pretorio e della piazza pensile , simbolo della città costruito in modo da toccare tutti e quattro i quartieri.
Di notevole interesse sono anche il Palazzo del Capitano del Popolo e il Palazzo del Bargello, l’antica polizia municipale, con la famosa fontana dei matti, dove oggi con tre giri intorno e venendo bagnati dalla sua acqua, è possibile ottenere la “patente” di matto onorario della città di Gubbio.
Di linee rinascimentali il palazzo Ducale attribuito al famoso architetto senese Francesco di Giorgio Martini, che testimonia il ricco periodo vissuto sotto la signoria di Federico da Montefeltro.
Belle ed importanti sono le chiese della città: La Cattedrale (XII secolo), Santa Maria Nuova, al cui interno si trova la Madonna del Belvedere (1413) di Ottaviano Nelli, la chiesa e Convento di Sant’Agostino (XIII secolo) con all’interno affreschi del Nelli, la chiesa e Convento di San Francesco che sorge sull’antica casa degli Spadalonga i quali ospitarono e rivestirono Francesco quando lasciò Assisi e si spogliò di tutti i beni materiali (qui ricevette la prima tunica che adottarono poi anche i seguaci dell’ordine) ,
la chiesa di San Giovanni, caratterizzata dalla facciata e dal campanile in stile romanico, San Pietro, San Domenico e la chiesa di Sant’Andrea o Monastero di San Marziale.
Notevole è la piazza dei 40 Martiri con chiesa ed Ospedale dei Bianchi e la loggia dei Tiratori della lana.
Fuori dalle mura da vedere il Mausoleo romano di Pomponio Grecino, la chiesa di San Secondo, la chiesa della Madonna del Prato e la Chiesa della Vittorina dove la tradizione vuole che avvenne il famoso incontro tra San Francesco e il lupo narrato anche nel capitolo XXI dei famosi “Fioretti” di San Francesco.
Di grande interesse naturalistico, oltre all’area naturale del Parco del Monte Cucco con la sua vetta di 1566 slm, con la sua grotta più grande d’Italia la suggestiva Gola del Bottaccione, con le rocce che, secondo una teoria, celano i segreti della scomparsa dei dinosauri avvenuta 65 milioni di anni fa; All’interno di queste rocce si trovano ingenti tracce di iridio un metallo che non si trova sulla terra ma che compone le metoriti… Alcune delle manifestazioni annuali di Gubbio sono conosciute ormai in tutto il mondo come LA FESTA DEI CERI (15 maggio), LA PROCESSIONE DEL CRISTO MORTO, IL PALIO DELLA BALESTRA, L’ALBERO DI NATALE PIU’ GRANDE DEL MONDO.
VENITE A VISITARE GUBBIO SINONIMO DI BELLEZZA E OSPITALITA’…….